Il Blog del Dojo

Feticismo: Cos’è, le sue forme e come viene vissuto oggi

Il feticismo è una forma di parafilia, una deviazione sessuale che si manifesta quando l’eccitazione non è rivolta direttamente alla persona, ma verso oggetti inanimati o parti del corpo non sessuali. Sebbene il termine abbia origini lontane, la sua definizione moderna si è evoluta fino a includere numerose varianti, sia in ambito clinico che nella vita quotidiana.

Origine del termine

La parola “feticismo” deriva dal portoghese “feitiço”, usato per descrivere oggetti ritenuti sacri o magici dagli indigeni africani. Col tempo, il termine è stato associato all’adorazione e al desiderio sessuale verso oggetti o parti del corpo.

Quando il feticismo è normale e quando diventa patologico.

Una piccola dose di feticismo è presente nelle normali attività sessuali di molte persone. In alcune situazioni, specialmente in coppie che vivono a distanza, il feticismo può emergere come una forma di traslazione del desiderio dal partner a un oggetto che lo rappresenta. Tuttavia, il feticismo può diventare patologico quando sostituisce completamente l’atto sessuale con una persona, rendendo impossibile l’eccitazione senza la presenza dell’oggetto o parte del corpo specifica.

Livelli del feticismo:

  1. Livello 1 – Preferenza leggera: Il feticismo è presente ma non ossessivo.
  2. Livello 2 – Uso regolare: Il desiderio feticista viene usato come preliminare.
  3. Livello 3 – Stimolo necessario: Il feticismo diventa indispensabile per l’eccitazione.
  4. Livello 4 – Patologia: Il feticismo sostituisce completamente il partner umano.

Forme comuni di feticismo

Ecco alcune delle forme di feticismo più comuni, che dimostrano quanto variegato possa essere questo fenomeno:

Per i piedi (Podofilia): Attrazione per piedi, dita, unghie, o calze.
Per le scarpe (Scarpofilia): Eccitazione sessuale per le scarpe.
Feticismo del lattice o della pelle: Desiderio legato a materiali come lattice e pelle.
Partialismo: Attrazione verso una parte specifica del corpo, come mani, capelli o ombelico.
Feticismo dei piedi (Podofilia): Attrazione per piedi, dita, unghie, o calze.
Feticismo delle scarpe (Scarpofilia): Eccitazione sessuale per le scarpe.
Feticismo del lattice o della pelle: Desiderio legato a materiali come lattice e pelle.
Partialismo: Attrazione verso una parte specifica del corpo, come mani, capelli o ombelico.
Feticismo del cuoio – Attrazione per abiti o accessori in pelle.
Feticismo del nylon – Attrazione per calze o collant in nylon.
Feticismo dei capelli – Attrazione per i capelli, la loro forma, lunghezza o consistenza.
Feticismo dei vestiti intimi – Attrazione per la biancheria intima.
Feticismo delle mani – Attrazione per le mani o le loro caratteristiche.
Feticismo delle unghie – Attrazione per le unghie, soprattutto lunghe e curate.
Feticismo delle gambe – Attrazione per le gambe, spesso in combinazione con calze o scarpe.
Feticismo degli occhiali – Attrazione per persone che indossano occhiali.
Feticismo del piercing – Attrazione per piercing su varie parti del corpo.
Feticismo dei tatuaggi – Attrazione per persone con tatuaggi.
Feticismo del fumo – Attrazione per persone che fumano.
Feticismo delle maschere – Attrazione per maschere, spesso legata a una perdita o trasformazione dell’identità.
Feticismo dell’altezza – Attrazione per persone molto alte o molto basse.
Feticismo delle uniformi – Attrazione per uniformi, come quelle militari o scolastiche.
Feticismo del bondage – Attrazione per legature, corde o immobilizzazione.
Feticismo del bagnato (wetlook) – Attrazione per indumenti bagnati o situazioni di bagnatura.
Feticismo delle pellicce (furries) – Attrazione per animali antropomorfi o peluche.
Feticismo della dominazione – Attrazione per essere dominati o dominare in un contesto di potere.
Feticismo del controllo urinario (omorashi) – Attrazione per la vescica piena o l’urgenza di urinare
Feticismo dell’odore – Attrazione per odori particolari, come sudore o profumi specifici.
Feticismo delle ascelle – Attrazione per le ascelle e i loro odori.
Feticismo dei guanti – Attrazione per guanti di vari materiali, indossati o tolti.
Feticismo del grasso (fat fetishism) – Attrazione per persone con corporatura abbondante.
Feticismo del solletico – Attrazione per il solletico, sia nel farlo che nel riceverlo.
Feticismo dell’età (ageplay) – Attrazione per ruoli legati a differenti età, come comportarsi o essere trattati come bambini o anziani.
Feticismo dei vestiti femminili (cross-dressing) – Attrazione per abbigliamento del sesso opposto.
Feticismo delle protesi – Attrazione per protesi o persone con amputazioni.
Feticismo dei palloncini (looner fetish) – Attrazione per palloncini, compreso il gonfiaggio e lo scoppio.
Feticismo del fango (mud fetish) – Attrazione per il fango o situazioni di immersione in esso.
Feticismo delle statue (agalmatofilia) – Attrazione per statue o figure inanimate simili a persone.
Feticismo degli occhiali da sole – Attrazione per persone che indossano occhiali da sole.
Feticismo dei capelli rasati (head shaving) – Attrazione per persone con la testa rasata o per il processo di rasatura.
Feticismo dei collari – Attrazione per collari, spesso in contesti di dominazione o sottomissione.
Feticismo del soffocamento (breath play) – Attrazione per la privazione del respiro, come lo strangolamento controllato.
Feticismo dell’alimentazione forzata (feederism) – Attrazione per nutrire o essere nutriti in modo eccessivo.
Feticismo della gravidanza (maiesiophilia) – Attrazione per donne incinte.
Feticismo della trasformazione (transformation fetish) – Attrazione per l’idea o la fantasia di trasformare il corpo, come mutazioni o metamorfosi.
Feticismo degli insetti (formicophilia) – Attrazione per la sensazione o la visione di insetti sul corpo.
Feticismo delle lacrime – Attrazione per vedere qualcuno piangere o essere in lacrime.
Feticismo dei clown (coulrofobia erotica) – Attrazione per persone vestite da clown.
Feticismo delle giacche di pelle – Attrazione per persone che indossano giacche di pelle, spesso associate a uno stile ribelle.
Feticismo del controllo del respiro (asfissiofilia) – Attrazione per pratiche che coinvolgono il controllo del respiro.
Feticismo delle bambole (plushophilia) – Attrazione per bambole di peluche o pupazzi.
Feticismo dei gessi (acrotomofilia) – Attrazione per persone che indossano gessi o bende ortopediche.
Feticismo del suono – Attrazione per particolari suoni o rumori, come il battito di mani, il fruscio di stoffe o il rumore dei tacchi.
Feticismo delle divise mediche – Attrazione per persone che indossano divise mediche, come infermiere o dottori.
Feticismo della gomma (rubber fetishism) – Attrazione per abbigliamento o oggetti di gomma.

    Questi sono solo alcuni esempi, ma esistono infinite combinazioni e varianti, che possono spaziare dalle preferenze per materiali particolari fino al desiderio di assistere a specifici atti.

    Cause psicologiche e storiche.

    Il feticismo è più comune negli uomini che nelle donne, poiché gli uomini tendono a creare connessioni tra oggetti o parti del corpo e l’attività sessuale. Lo psicologo Alfred Binet teorizzò che l’amore stesso potesse essere una forma complessa di feticismo, suddividendolo in amore spirituale, legato a concetti astratti come il ruolo sociale, e amore plastico, concentrato su oggetti fisici o parti del corpo.

    La subcultura feticista e il suo sviluppo.

    Il feticismo, come parte della sessualità, ha trovato spazio anche nella cultura e nelle arti. Durante il XX secolo, con la rivoluzione sessuale e la nascita di una maggiore libertà espressiva, si è sviluppata una vera e propria subcultura feticista. Negli anni ’60 e ’70, iniziarono ad aprirsi club dedicati a pratiche come il bondage e il BDSM, e con l’avvento di Internet negli anni ’90, la diffusione del feticismo si è espansa ulteriormente, permettendo a persone con interessi simili di connettersi e formare comunità.

    Il feticismo ha influenzato profondamente le arti visive, la moda e il cinema, diventando un tema ricorrente per molti artisti che esplorano la sessualità, il potere e il desiderio attraverso simboli e oggetti. Vediamo come si è manifestato in alcune delle discipline artistiche principali.

    Feticismo nella Moda

    La moda è uno dei campi dove il feticismo ha trovato la sua espressione più evidente. Numerosi stilisti hanno incorporato elementi feticisti nelle loro collezioni, trasformando materiali come lattice, vinile e pelle in simboli di potere e trasgressione.

    • Thierry Mugler: Questo stilista francese è noto per aver portato il feticismo in passerella, utilizzando materiali provocanti come il vinile e il lattice per evocare un’estetica dominatrice e potente. Le sue sfilate erano un mix tra sensualità e potere, giocando con i concetti di dominazione e controllo sessuale.
    • Alexander McQueen: McQueen ha spesso esplorato i lati più oscuri della sessualità nelle sue collezioni, con corsetti, pelle stretta e silhouette estreme che sfidavano le convenzioni della moda tradizionale. La sua visione era quella di una sessualità oscura e vulnerabile, intrecciata con elementi feticisti.
    • Vivienne Westwood: Come pioniera della moda punk, Westwood ha portato l’estetica feticista nel mainstream, soprattutto negli anni ’70 e ’80. I suoi abiti spesso includevano elementi tipici del BDSM, come la pelle e le borchie, mescolati a una visione ribelle e anticonformista.

    Feticismo nell’Arte Visiva.

    Anche nell’arte visiva, il feticismo è stato utilizzato per esplorare il rapporto tra corpo, oggetto e desiderio. Molti artisti hanno giocato con il concetto di oggettificazione e controllo, utilizzando il corpo come strumento simbolico.

    • Hans Bellmer: L’artista surrealista tedesco è famoso per le sue inquietanti “bambole”, figure femminili disarticolate che evocano un forte senso di feticismo e sessualità disturbante. Le sue opere esplorano il desiderio, il controllo e la frammentazione del corpo, influenzando profondamente il movimento surrealista.
    • Allen Jones: Jones ha creato opere che esprimono chiaramente una sensibilità feticista. Le sue sculture di donne trasformate in mobili, come la celebre “Chair” (1969), evocano temi di oggettificazione e dominazione. Queste opere sono state criticate e ammirate per la loro audacia e per il modo in cui sfidano le norme sociali e artistiche.
    • Man Ray: Fotografo surrealista, Man Ray ha esplorato il feticismo attraverso l’uso di corpi frammentati e oggetti simbolici. La sua famosa opera “Le Violon d’Ingres” rappresenta una schiena femminile con segni che richiamano le F buche di un violino, una chiara rappresentazione del corpo femminile come oggetto estetico e feticcio sessuale.

    Feticismo nel Cinema

    Il cinema, con la sua capacità di narrare storie visive complesse, ha spesso integrato il feticismo come strumento per esplorare il desiderio e il controllo sessuale.

    • Luis Buñuel: Il regista surrealista spagnolo è noto per aver esplorato il feticismo e il desiderio sessuale nei suoi film. In “Bella di giorno” (1967), la protagonista vive una doppia vita come prostituta, esplorando il suo desiderio nascosto attraverso il feticismo degli oggetti e delle situazioni.
    • David Lynch: Lynch è celebre per il suo cinema enigmatico e spesso disturbante, dove l’oscurità della psiche umana è al centro della narrazione. In “Velluto blu” (1986), il regista esplora il feticismo sessuale attraverso una rappresentazione inquietante e disturbante dell’attrazione per il potere e il controllo, con l’uso simbolico di oggetti e situazioni per scatenare il desiderio.
    • Fritz Lang: Nel suo celebre film “Metropolis” (1927), la figura della donna-robot, Maria, può essere vista come un’icona feticista, con la sua funzione all’interno della storia che riflette temi di controllo e tecnologia, intrecciati con la sessualità.
    • Liliana Cavani: regista italiana nel 1974 nel suo film “ il portiere di notte” affronta la difficile tematica controversa del Feticismo per il ruolo. In un film dove una ragazza sopravvissuta ai campi di concentramento incontra 10 anni dopo il suo aguzzino del campo, e inizia con lui un percorso di desideri carnali basati sulle loro memorie. Attraversando in tutto il film immaginario estetico erotico della divisa e del ruolo che essa ha nella loro relazione.  

    Feticismo per le divise e l’influenza storica.

    Uno dei feticismi che ha avuto un impatto storico e culturale significativo è quello legato alle divise militari, che rappresentano autorità, potere e controllo. Questo tipo di feticismo trova le sue radici nella simbologia legata alle uniformi, spesso percepite come un segno di dominazione, disciplina e gerarchia.

    Un caso celebre è quello delle divise naziste, disegnate da stilisti come Hugo Boss. Durante il periodo del Terzo Reich, Hugo Boss fu incaricato di produrre le uniformi per le SS, la gioventù hitleriana e altre unità paramilitari. Queste divise, con il loro taglio elegante e le linee autoritarie, divennero un simbolo di potere e disciplina. Con il tempo, questi capi hanno acquisito un fascino pericoloso e feticista, poiché legati all’autorità e al controllo, elementi spesso centrali nel BDSM e in altre subculture feticiste.

    La combinazione di potere e controllo che le uniformi militari rappresentano, unita alla loro estetica, ha contribuito a sviluppare un feticismo per le divise in generale, non solo quelle naziste. Nella cultura BDSM, il concetto di “dominazione” è spesso esplorato attraverso la rappresentazione visiva di potere, come indossare uniformi di polizia, militari o altre divise simboliche.

    Questa attrazione per le divise si inserisce perfettamente all’interno del più ampio spettro di feticismi, dove l’abbigliamento e gli accessori giocano un ruolo fondamentale nel suscitare eccitazione sessuale, legata al concetto di autorità o controllo.

    Il feticismo per le divise, incluse quelle storicamente connesse con regimi autoritari, come le uniformi naziste di Hugo Boss, rappresenta una delle molte sfaccettature del desiderio umano di potere e controllo. Sebbene siano simboli controversi, dimostrano come l’estetica possa influenzare e plasmare la sessualità, collegando gli oggetti (in questo caso, l’abbigliamento) a dinamiche emotive e psicologiche più profonde.

    Il Feticismo nelle relazioni .

    Il feticismo nelle relazioni di coppia può svolgere un ruolo sia positivo che problematico, a seconda di come viene vissuto e integrato nella dinamica del rapporto. Ecco alcune considerazioni su come specificare e gestire il feticismo all’interno delle relazioni:

    Integrare il feticismo nelle relazioni può arricchire la connessione sessuale e intima, ma richiede una gestione attenta per garantire che entrambi i partner si sentano a proprio agio e rispettati. Ecco alcuni passaggi chiave per farlo in modo sicuro e consensuale:

    1. Comunicazione aperta e onesta

    La comunicazione è essenziale per qualsiasi pratica sessuale, soprattutto quando si tratta di feticismo. Parla apertamente con il tuo partner dei tuoi desideri feticisti, delle tue fantasie e di ciò che ti eccita. Assicurati di ascoltare anche i desideri e i limiti del tuo partner. La comunicazione chiara aiuta a evitare malintesi e a creare un ambiente di fiducia.

    2. Negoziazione dei limiti

    Una volta discusso il feticismo, è fondamentale stabilire limiti chiari. Definite insieme cosa è accettabile e cosa non lo è, e create un ambiente sicuro in cui entrambi possiate sentirvi a vostro agio. Ad esempio, potete usare parole di sicurezza (come “rosso” o “stop”) per interrompere l’azione se uno dei partner si sente a disagio.

    3. Iniziare gradualmente

    Se il feticismo è un nuovo elemento nella relazione, è meglio iniziare con piccoli passi. Introdurre il feticismo lentamente aiuta a evitare situazioni in cui un partner si sente sopraffatto. Ad esempio, se il feticismo riguarda materiali come il lattice o la pelle, si può iniziare con piccoli accessori prima di passare a elementi più complessi.

    4. Sperimentare in modo consensuale

    Il feticismo può diventare un mezzo di esplorazione sessuale creativo. Può essere utile trattarlo come una forma di gioco condiviso, dove entrambi i partner possono trarre piacere dalle dinamiche create. Che si tratti di roleplay, oggetti feticisti o pratiche particolari, l’importante è mantenere sempre il consenso e rispettare i confini stabiliti.

    5. Valorizzare l’intimità emotiva

    Integrare il feticismo non deve essere solo un’esperienza fisica. Molte pratiche feticiste, come quelle legate al BDSM o al bondage, richiedono una grande dose di fiducia e vulnerabilità. Questo può rafforzare l’intimità emotiva tra i partner, rendendo il feticismo un’opportunità per creare legami più profondi.

    6. Equilibrio tra desideri feticisti e normali attività sessuali

    Assicurati che il feticismo non prenda completamente il posto delle interazioni sessuali non feticiste, a meno che entrambi i partner non lo desiderino. Mantenere un equilibrio tra il feticismo e altre forme di intimità sessuale permette a entrambi di soddisfare le proprie esigenze e di preservare la varietà nella relazione.

    7. Educarsi e partecipare a comunità

    Esplorare il feticismo in modo sicuro significa anche educarsi su pratiche specifiche. Esistono risorse online, libri e comunità dedicate che possono aiutarti a capire meglio come integrare il feticismo nella tua relazione in modo rispettoso. Inoltre, partecipare a comunità feticiste può essere un modo per scoprire nuove pratiche e ricevere supporto.

    8. Coinvolgere entrambi i partner

    Se uno dei due è meno incline verso il feticismo, è importante non forzare il coinvolgimento. Cercare modi per far partecipare entrambi i partner in modo che l’esperienza sia gratificante e piacevole per entrambi. Potreste trovare punti comuni o forme di sperimentazione che piacciono a entrambi, anche se non riguardano direttamente il feticismo principale di uno dei partner.

    9. Terapia e Supporto

    Se il feticismo diventa una fonte di conflitto nella relazione, potrebbe essere utile ricorrere a una terapia di coppia o una consulenza sessuale per esplorare le dinamiche sottostanti e trovare modi per gestire le differenze. Un terapista esperto può aiutare a sviluppare strumenti per comunicare meglio e stabilire confini chiari, evitando che il feticismo crei fratture nella relazione.

    Integrare il feticismo nelle relazioni di coppia può portare a una maggiore soddisfazione sessuale e intimità, purché ci sia una comunicazione aperta, consenso e rispetto reciproco. La chiave è mantenere un equilibrio tra il desiderio feticista e il benessere della relazione, affrontando eventuali problematiche in modo maturo e costruttivo.

    Conclusioni

    Il feticismo, quando vissuto in modo consensuale e rispettoso, è solo una delle molteplici espressioni della sessualità umana. La sua influenza va oltre la camera da letto, arrivando a permeare l’arte, la moda e il cinema, e offrendo nuove prospettive sul rapporto tra desiderio, corpo e oggetti. Tuttavia, è importante riconoscere quando il feticismo può diventare problematico o patologico e cercare un equilibrio tra il desiderio e la vita quotidiana.

    Altri link che potrebbero interessarti :

    Il collare : https://www.davidelagreca.com/2024/07/26/il-collare/

    Il feticismo del cornuto : https://www.instagram.com/reel/C9iA5Hio7BM/?igsh=MWhwZDZsMWxqNjFl


    Affita il koguma dojo











    Share:

    Facebook
    Twitter
    Pinterest

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Prenota le tue lezioni adesso!

    Sul nostro Shop trovi il calendario di tutti gli appuntamenti, scegli le tue date preferite e prenota!

    BDSM Shop online

    Solo gli strumenti migliori, selezionati nei miei viaggi e provati personalmente, l’abbigliamento, i libri e i kit preparati per ogni livello di appartennenza.
    ACQUISTA

    Il Canale Youtube di MaestroBD

    Davide La greca, divulgazione e informazione Shibari e BDSM

    I più letti

    Categorie

    Post correlati

    Feticismo

    Feticismo

    Feticismo: Cos’è, le sue forme e come viene vissuto oggi Il feticismo è una forma di parafilia, una deviazione sessuale che si manifesta quando l’eccitazione non è rivolta direttamente alla

    Gelosia

    Gelosia

    La Gelosia: Comprendere, Affrontare e Gestire nelle Relazioni Monogame e Poliamoriche La gelosia è un’emozione potente e complessa che tutti, prima o poi, proviamo. È un misto di preoccupazione, paura

    Dom drop

    DOM DROP

    Comprendere e Gestire il Lato Nascosto della Dominazione nel BDSM
    Introduzione
    Il BDSM è una pratica complessa che richiede una comprensione profonda delle dinamiche emotive e fisiche coinvolte. Mentre il Sub Drop, il calo emotivo che può colpire un sottomesso dopo una sessione intensa, è ben noto e discusso, il fenomeno del Dom Drop, che colpisce il dominante, è meno conosciuto e spesso trascurato. Questo articolo esplorerà in dettaglio il Dom Drop, le sue cause, i sintomi e le strategie per prevenirlo e gestirlo.

    Cos’è il Dom Drop?
    Il Dom Drop è un fenomeno che si verifica quando il dominante, dopo una sessione di BDSM, sperimenta un calo emotivo e fisico. Questo può manifestarsi come senso di colpa, ansia, stanchezza o altri sintomi fisici e psicologici. Il Dom Drop è meno discusso rispetto al Sub Drop, probabilmente a causa delle aspettative sociali che i dominanti debbano essere sempre forti, presenti e invulnerabili.

    Sub space e Sub drop

    Sub Space e Sub drop

    Nel BDSM, termini come Sub space e Sub drop descrivono stati mentali ed emotivi profondi vissuti dai sottomessi durante e dopo una sessione. Questi stati sono strettamente legati alle risposte fisiche e chimiche del corpo a stimolazioni intense, che possono includere dolore, piacere, e una forte connessione emotiva con il dominatore. Mentre il Subspace è uno stato di euforia e distacco dalla realtà, il Subdrop è il calo emotivo che spesso segue, simile a una sorta di “crash” post-esperienza.