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Asessualità e Aromanticismo.

Esistono orientamenti spesso fraintesi o ignorati, di cui si parla raramente e attorno ai quali ruotano numerosi pregiudizi e stigmi. Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza.

Vi è mai capitato di sentire frasi come: “L’amore è tutto nella vita” o “Senza attrazione non c’è vera connessione”? Queste affermazioni possono essere vere per molte persone, ma non lo sono per tutti. Le persone che non si riconoscono in queste prospettive e vivono secondo un diverso spettro relazionale si definiscono aromantiche o asessuali.

Spesso si tende a considerarli individui incompleti o “sbagliati”, ma la realtà è che vivono semplicemente secondo una diversa dimensione caratteriale e relazionale. Comprendere il loro punto di vista può arricchire la nostra comprensione della complessità e diversità delle esperienze umane.

È importante sottolineare che una persona asessuale può non essere aromantica e viceversa. Per questo motivo, tratteremo i due argomenti separatamente nei paragrafi successivi.

Asessualità e il pane all’aglio

Quando si parla di asessualità, si incontra spesso l’abbreviazione Ace, che deriva dall’inglese Asexual. Questa abbreviazione rende il termine più immediato e accessibile, sia per motivi pratici che per inclusività. Inoltre, Ace ha anche un significato simbolico: in inglese significa asso ed è associato a qualcosa di positivo e speciale. Questo contribuisce a trasformare un’etichetta che potrebbe essere percepita come marginalizzante in un termine che celebra unicità e valore.

La comunità Ace rappresenta circa il 3,3% della popolazione e spesso si trova ad affrontare difficoltà nel comunicare agli altri le proprie emozioni, sentimenti e desideri. Per semplificare la spiegazione di concetti complessi legati all’attrazione sessuale, nella comunità ha preso piede, in modo scherzoso, la metafora del pane all’aglio.

Immaginate che il pane all’aglio rappresenti l’attrazione sessuale:

  • Alcune persone lo trovano irresistibile e lo considerano un elemento fondamentale nei pasti, al punto da non concepire un pasto completo senza di esso.
  • Altre persone lo apprezzano ma non lo considerano essenziale per la loro felicità; se c’è, bene, ma se manca, non cambia molto.
  • Infine, ci sono persone che non lo trovano per nulla attraente e non ne sentono la mancanza.

Questa metafora, pur semplificando il tema dell’attrazione e della sessualità, aiuta a spiegare che non tutte le persone vivono l’attrazione sessuale allo stesso modo. Serve anche a sottolineare che l’asessualità non implica una mancanza di comprensione o un giudizio negativo verso chi prova attrazione sessuale, ma rappresenta semplicemente un diverso modo di vivere e interpretare le esperienze umane, con la stessa validità e dignità di qualsiasi altra prospettiva.

Proprio per questo motivo, il pane all’aglio è diventato un simbolo leggero e inclusivo che celebra la diversità delle identità all’interno della comunità Ace.

Molti Ace oggi scherzano sulla dinamica “Meglio il pane all’aglio che il sesso”, utilizzando questa metafora per ridurre lo stigma e raccontare con ironia e leggerezza la propria esperienza.

Cosa è l’attrazione e i suoi tipi

Prima di approfondire il concetto di asessualità, è utile chiarire cosa sia l’attrazione e quali siano i diversi tipi di attrazione che ci spingono verso alcune persone e ci allontanano da altre.

L’attrazione è un impulso che ci orienta verso qualcuno o qualcosa ed è una componente fondamentale delle relazioni umane. Tuttavia, il termine attrazione assume significati diversi a seconda del contesto. Esistono cinque tipi principali di attrazione:

estetica → apprezzamento dell’aspetto fisico di una persona, senza implicazioni romantiche o sessuali.
platonica → desiderio di connessione profonda, ma non romantica o sessuale.
romantica → desiderio di una relazione romantica, che varia da persona a persona.
sensuale → desiderio di interazioni fisiche non sessuali, come abbracci o tenersi per mano.
sessuale → desiderio di interazione sessuale con qualcuno.

Non tutte le persone provano tutti questi tipi di attrazione, e non tutti li sperimentano con la stessa intensità o frequenza. Ogni individuo ha un proprio modo di percepire e vivere l’attrazione.

Ad esempio, una persona asessuale potrebbe non provare attrazione sessuale ma provare attrazione romantica, mentre un aromantico potrebbe non provare attrazione romantica ma sentire una forte attrazione platonica o sensuale. Questo dimostra che l’attrazione è un fenomeno sfaccettato e soggettivo, che non può essere ridotto a una sola esperienza universale.

Cos’è l’Asessualità e la sua storia

Se si sente parlare di asessualità, potrebbe sembrare un concetto semplice, ma in realtà è molto più articolato. Molti asessuali hanno avuto difficoltà a definirsi tali, sia per la mancanza di un riconoscimento sociale, sia perché è difficile rendersi conto di non provare attrazione se non la si è mai sperimentata.

La società moderna considera spesso il sesso una parte imprescindibile della vita, sinonimo di salute, benessere e libertà. Questo fenomeno viene definito “sessualità obbligatoria” e spesso fa sentire le persone dello spettro Ace sbagliate o in difetto, soprattutto nelle relazioni con partner allosessuali.

Un Ace può vivere relazioni amorose e persino fare sesso, ma ciò che lo distingue è il rapporto che ha con la sessualità e la motivazione con cui si approccia al sesso.

Esistono molte esperienze diverse all’interno dello spettro asessuale:

  • Alcuni non farebbero mai sesso e provano disgusto all’idea.
  • Altri non lo cercano, ma lo fanno occasionalmente per soddisfare un partner, senza particolare coinvolgimento personale.
  • Altri ancora possono avere libido, ma senza provare attrazione per una persona o un’attività specifica.

Questa varietà di esperienze ha portato gli studiosi a interrogarsi a lungo sul funzionamento dell’asessualità e sul suo posto nelle categorie dell’orientamento sessuale.

Un po’ di storia:

  • Nel 1948, Alfred Kinsey menzionò l’asessualità nella sua scala sull’orientamento sessuale, introducendo la categoria “X” per indicare le persone che non manifestano attrazione sessuale.
  • Negli anni ’80, lo studioso Michael Storms approfondì il tema, osservando che alcune persone presentavano bassi livelli di attrazione sia eterosessuale che omosessuale.
  • Solo nel 2009, la comunità Ace ottenne visibilità partecipando per la prima volta al Pride e mostrando la propria bandiera.

Ancora oggi, l’asessualità è spesso fraintesa e in alcuni ambienti viene considerata una “patologia” piuttosto che un orientamento valido. Tuttavia, il dibattito sta cambiando, grazie alla crescente presenza della comunità Ace nei movimenti LGBTQIA+.

Aromanticismo: un orientamento poco discusso

Se l’asessualità è un concetto di cui si parla ancora poco, l’aromanticismo è ancora meno conosciuto e riconosciuto. Solo nel 2014 ha iniziato ad essere considerato uno spettro a sé stante.

Cos’è l’aromanticismo?

L’aromanticismo è un orientamento romantico che descrive persone che non provano attrazione romantica, non la ricercano, non la immaginano e non desiderano viverla.

Gli aromantici vivono esperienze romantiche molto diverse dalle aspettative sociali.
Spesso provano repulsione verso il romanticismo e non si innamorano mai. Tuttavia, questo non significa che non possano avere legami affettivi profondi e significativi.

Pregiudizi comuni sugli aromantici:
“Non provano sentimenti.”
Falso! Gli aromantici provano emozioni sincere, semplicemente non sentono il bisogno di dimostrarle con gesti romantici.

“Non possono avere relazioni intime.”
Falso! Alcuni intrecciano relazioni profonde, basate su amicizie intense o partnership alternative.

“Sono persone fredde e anaffettive.”
Falso! Gli aromantici possono avere rapporti affettivi forti e significativi. Non è il romanticismo a definire il loro coinvolgimento emotivo.

Non tutti gli aromantici vivono l’aromanticismo allo stesso modo. Alcuni rimangono single e felici, senza cercare un partner (non-partnering), mentre altri costruiscono relazioni queerplatonic, che possono essere più profonde di un’amicizia ma non includere romanticismo o sesso.

Queste relazioni possono avere dinamiche e livelli di impegno diversi, includere o escludere il sesso, oppure essere basate solo su una forte connessione emotiva.

È importante distinguere tra aromanticismo e asessualità.

  • Gli asessuali non provano attrazione sessuale, ma possono provare attrazione romantica.
  • Gli aromantici non provano attrazione romantica, ma possono provare attrazione sessuale.
  • Alcuni sono “AroAce”, ovvero sia aromantici che asessuali.

Questo spettro di esperienze viene spiegato con il Split Attraction Model (Modello dell’Attrazione Separata), che mostra come l’attrazione romantica e sessuale siano indipendenti e possano combinarsi in modi diversi.

Come capire se sei aromantico

Non sempre è facile identificarsi come aromantico, soprattutto in una società che dà per scontata la necessità di una relazione romantica per essere felici. Tuttavia, ci sono alcune esperienze comuni che molte persone aromantiche raccontano.

Potresti essere aromantico se:
L’idea di avere una relazione romantica non ti interessa o ti sembra innaturale.
Non hai mai provato il desiderio di innamorarti o di vivere una storia romantica.
Ti senti a disagio nell’immaginarti in una relazione romantica.
Quando sei stato in coppia, hai sempre avuto la sensazione che il tuo partner provasse più sentimenti romantici di te.
Sei più propenso a costruire legami profondi di tipo platonico.
Non hai mai provato le famose “farfalle nello stomaco” e non comprendi bene cosa significhino.
Ti senti perfettamente a tuo agio nella vita da single o in relazioni non romantiche.
L’idea del matrimonio ti lascia indifferente o ti causa disagio.
I prodotti romantici (film, musica, libri) non suscitano in te alcun interesse e fai fatica a comprenderli.

Ovviamente, queste sono solo esperienze comuni e non regole fisse. L’aromanticismo è uno spettro, e ogni persona lo vive in modo unico.

Gli spettri dell’asessualità e dell’aromanticismo

Sia l’asessualità che l’aromanticismo comprendono diverse sfumature. Alcune identità all’interno di questi spettri includono:

Abroromantico / Aroflux → Una persona che oscilla tra il provare attrazione romantica e il non provarla, o che la prova con intensità variabile.
Abrosessuale / Aceflux → Qualcuno la cui esperienza di attrazione sessuale fluttua, passando da momenti di asessualità a momenti in cui prova attrazione sessuale.
Akoiromantico / Litromantico → Una persona che prova attrazione romantica, ma non desidera che i suoi sentimenti siano ricambiati. Per alcune persone akoiromantiche, l’attrazione svanisce nel momento in cui si stabilisce una relazione romantica.
Demiromantico → Una persona che prova attrazione romantica solo dopo aver stabilito una forte connessione emotiva.
Demisessuale → Una persona che prova attrazione sessuale solo dopo aver costruito un forte legame emotivo.
Frayromantico → Qualcuno che prova attrazione romantica inizialmente, ma questa svanisce una volta che conosce meglio la persona.
Quoiromantico / WTF-romantico → Una persona che trova confusa l’attrazione romantica o che non riesce a differenziarla da quella platonica.
Cupioromantico → Qualcuno che non prova attrazione romantica, ma desidera avere una relazione romantica.
Cupiosessuale → Qualcuno che non prova attrazione sessuale, ma desidera avere una relazione sessuale.

Queste etichette non servono per “catalogare” le persone, ma per dare parole a esperienze diverse e permettere a chi si riconosce in esse di sentirsi più compreso.

Relazioni queerplatonic: oltre il binomio amicizia-romanticismo

Una delle cose che spesso incuriosisce chi non fa parte dello spettro Ace/Aro è la capacità di molte persone asessuali e aromantiche di costruire relazioni significative senza che esse rientrino nelle tradizionali categorie di amicizia o romanticismo.

In questo contesto si parla spesso di Queerplatonic Relationships (QPR), ovvero relazioni queerplatonic, un tipo di legame che sfida le convenzioni tradizionali sui rapporti interpersonali.

Caratteristiche principali di una relazione queerplatonic

 1. Profondità emotiva
Le relazioni queerplatonic sono caratterizzate da un forte legame emotivo e un’intimità che può somigliare a quella di una relazione romantica, ma senza la necessità di elementi romantici o sessuali.

 2. Flessibilità
Non esiste un solo modo di vivere una QPR. Alcuni possono includere contatto fisico (come abbracci o dormire insieme), altri possono essere privi di qualsiasi componente fisica.

 3. Sfida alle norme tradizionali
Il termine “queer” in questo contesto non si riferisce esclusivamente all’orientamento sessuale, ma indica il fatto che queste relazioni sfidano le aspettative sociali su cosa debba essere un legame significativo.

 4. Assenza di un modello unico
Mentre una relazione romantica segue spesso un copione prestabilito (frequentarsi, fidanzarsi, sposarsi), una QPR non ha regole fisse. Le persone coinvolte definiscono i confini e le aspettative della loro relazione in base ai loro bisogni e desideri.

 5. Terminologia personalizzata
Chi è in una QPR spesso utilizza termini come “partner queerplatonic” o “QP partner”, ma alcune persone preferiscono parole personalizzate che meglio rappresentano il loro legame.

Esempi di dinamiche queerplatonic

Condividere una casa o una parte importante della vita quotidiana.
Impegnarsi in una relazione profonda con responsabilità emotiva reciproca.
Creare piani a lungo termine (viaggi, obiettivi di vita, crescita di animali domestici insieme).
Avere un contatto fisico non romantico o sessuale, come abbracci, tenersi per mano o dormire insieme.
Non seguire schemi predefiniti e costruire il proprio modello di relazione in base alle proprie esigenze.

Le relazioni queerplatonic dimostrano che non esiste un solo modo valido di costruire legami significativi e che ogni persona può trovare la connessione che meglio si adatta alla sua esperienza e identità.

Miti e pregiudizi comuni su asessualità e aromanticismo

Le persone asessuali e aromantiche affrontano spesso stereotipi e incomprensioni. La società tende a normalizzare il desiderio romantico e sessuale, rendendo difficile per molti comprendere chi non prova queste attrazioni.

Di seguito, alcuni dei miti più diffusi e la loro confutazione:

“Non hai ancora trovato la persona giusta.”
Falso. Questa affermazione presuppone erroneamente che tutti debbano provare attrazione romantica o sessuale se solo incontrassero la persona giusta. L’orientamento asessuale e aromantico non è una fase, ma un’identità valida.

“È solo una fase.”
Falso. Molte persone si trovano costantemente a dover giustificare la propria identità contro l’idea che sia qualcosa di temporaneo. Tuttavia, gli asessuali e gli aromantici possono riconoscersi in queste definizioni per tutta la vita.

“Sei solo freddo o incapace di amare.”
Falso. L’amore e il coinvolgimento emotivo non sono esclusivi delle relazioni romantiche o sessuali. Le persone A-spec (asessuali e/o aromantiche) possono formare connessioni profonde e significative in modi diversi.

“Tutti hanno bisogno di sesso o romanticismo per essere felici.”
Falso. Questa convinzione deriva dall’amatonormatività, ovvero l’idea che le relazioni romantiche siano essenziali per una vita piena e felice. In realtà, molte persone A-spec trovano la loro felicità in relazioni platoniche, queerplatonic o semplicemente vivendo da sole.

“L’asessualità e l’aromanticismo sono il risultato di un trauma o di problemi emotivi.”
Falso. Essere asessuali o aromantici non è una risposta a traumi passati, così come non lo è l’eterosessualità o qualsiasi altro orientamento.

“Se sei in una relazione, non puoi essere asessuale o aromantico.”
Falso. Esistono persone asessuali e aromantiche che scelgono di avere relazioni, spesso stabilendo accordi chiari con i loro partner su come vivere la relazione in modo appagante per entrambi.

“Le persone asessuali/aromantiche non possono avere famiglie.”
Falso. Molte persone A-spec costruiscono famiglie alternative, basate su amicizie profonde, relazioni queerplatonic o modelli di convivenza che escono dai canoni tradizionali.

Sfide e supporto nella comunità A-spec

Le persone che si identificano nello spettro asessuale e aromantico (A-spec) spesso affrontano ostacoli sociali, culturali e personali. Tra le sfide più comuni troviamo:

Invisibilità culturale
L’idea che il sesso e il romanticismo siano componenti essenziali della vita è profondamente radicata in molte culture. Questo porta a una mancanza di rappresentazione nei media e nella società.

Pressioni sociali
Le aspettative familiari e sociali spesso spingono le persone A-spec a conformarsi a modelli relazionali tradizionali, creando disagio o senso di inadeguatezza.

Accesso al supporto medico
Alcune persone A-spec incontrano difficoltà nell’ottenere cure adeguate. In ambito medico, l’assenza di attrazione sessuale è ancora spesso patologizzata, portando a diagnosi errate o trattamenti inappropriati.

Difficoltà nel coming out
Poiché l’asessualità e l’aromanticismo non sono ancora ampiamente conosciuti, molte persone hanno difficoltà a spiegare il proprio orientamento a familiari e amici, ricevendo spesso scetticismo o derisione.

Mancanza di spazi sicuri
Nonostante la crescente visibilità, la comunità A-spec fatica ancora a trovare spazi di supporto adeguati. Tuttavia, le reti online e offline stanno crescendo, offrendo a molte persone la possibilità di condividere esperienze e ricevere sostegno.

Conclusione

L’asessualità e l’aromanticismo ci invitano a ripensare le convenzioni sociali e a riconoscere la varietà e la complessità delle esperienze umane.

Per troppo tempo, la società ha imposto un modello di relazioni che considera il romanticismo e la sessualità come componenti essenziali e universali dell’esperienza umana. Tuttavia, il mondo è molto più vario e sfaccettato. Riconoscere e comprendere identità diverse non significa negare il valore dell’amore romantico o del desiderio sessuale, ma semplicemente accettare che non sono obbligatori per tutti.

Per costruire una società più equa e inclusiva, è fondamentale:
Riconoscere la validità delle identità asessuali e aromantiche.
Contrastare gli stereotipi e le idee preconcette che marginalizzano queste esperienze.
Offrire spazio di rappresentazione nei media e nelle narrazioni pubbliche.
Favorire il dialogo e la sensibilizzazione per ridurre discriminazione e invisibilità.

 L’idea che tutti debbano per forza innamorarsi e provare attrazione sessuale è un mito.
Ogni persona ha diritto di vivere la propria identità in modo autentico, senza sentirsi obbligata a conformarsi alle aspettative della società.

L’ascolto, l’empatia e l’apertura mentale sono strumenti fondamentali per creare un mondo più accogliente e rispettoso per tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale e romantico.

L’asessualità e l’aromanticismo non sono assenza, ma modi diversi di essere.
Ogni identità ha valore e merita rispetto.

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